CivicoZero_2018

2018: CivicoZero diventa grande


2018: CivicoZero diventa grande


CivicoZero_2018


Il 2018 è stato un anno molto intenso, ricco di cambiamenti strutturali e fenomenologici che spesso hanno portato il team di lavoro a rielaborare il proprio operato. Per sua natura CivicoZero cerca di colmare i vuoti lasciati dalle istituzioni al fine di garantire risposte adeguate alle necessità di tutti quei minori e neo-maggiorenni che si trovano sul territorio capitolino e che frequentano il Centro.

Dalla fine del 2016 e ancora di più nel 2017 si sono moltiplicati i servizi che si rivolgono allo specifico target di intervento rappresentato dai MSNA. Questo ci ha imposto una riflessione in merito alle nostre attività e al nostro posizionamento sul territorio, con la consapevolezza, tuttavia, di portare avanti un lavoro di qualità e di aver strutturato una rete sempre più solida sul territorio.

Due elementi hanno profondamente caratterizzato il 2018: la stretta sulle politiche migratorie, già avviata nel corso del 2017 e l’ampliamento degli spazi del Centro. Due novità che hanno dato vita a nuovi input operativi e che si sono quindi trasformati in stimolanti azioni progettuali.
Per quanto riguarda il primo aspetto, l’immigrazione è stato un tema centrale durante tutto l’anno ed è sempre rimasto al centro della discussione pubblica. E’ stata spesso proiettata un’immagine distorta della realtà del fenomeno migratorio in Italia, tuttavia in questo periodo le percezioni hanno avuto più risalto dei dati concreti. Ecco allora la scelta di aprire le porte del Centro, di uscire, portare fuori le voci dei ragazzi, i loro video e le loro foto, le loro storie e le loro testimonianze in maniera più sistematica durante tutto l’anno. Un impegno che è stato portato avanti con la stessa determinazione con cui accogliamo tutti i giorni i giovani che varcano la soglia del Centro, un impegno che è stato ribadito con forza come quello di accogliere i ragazzi che arrivano e che sono riconosciuti nella loro identità e ascoltati.
L’altro elemento di novità è stata la ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi. L’attenzione rivolta allo spazio ha assunto un ruolo determinante in primis per l’accoglienza dei beneficiari, ma anche per l’effettiva fruizione dei servizi e per una libera e sicura partecipazione alle attività. La tutela e la cura degli spazi del Centro è fondamentale perché chi vi fa ingresso, spesso in condizione di vulnerabilità o marginalità, possa “sentirsi a casa”. Uno spazio accogliente, educante e fertile in cui ragazzi da diverse parti del mondo possano incontrarsi e pensare di poter migliorare le proprie condizioni di vita.

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Le attività laboratoriali portate avanti anche questo anno hanno raggiunto ottimi risultati con una messa in scena di una piéce teatrale, un concerto di musica rap e due cortometraggi che hanno visto nascere delle vere e propria troupe. Tutto questo oltre alle consuete mostre fotografiche e alla pubblicazione dei Griot. Strumenti che permettono ai ragazzi di esprimersi e di farsi conoscere cercando di abbattere il muro di diffidenza che spesso inficia la costruzione di percorsi di inclusione.

 


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